Commercio illegale di cani a Chivasso: tre arresti coinvolgono anche veterinari
Il commercio illegale di cani a Chivasso ha portato all’arresto di tre persone, tra cui alcuni veterinari. Questa operazione ha svelato una rete criminale dedita al maltrattamento e alla vendita illecita di cuccioli.
Scoperta dell’allevamento abusivo
Nel novembre 2024, i Carabinieri Forestali hanno individuato un allevamento abusivo a Chivasso. All’interno della struttura, oltre 100 cani erano detenuti in condizioni igienico-sanitarie precarie. Gli animali, privi di certificazioni ufficiali, venivano venduti come esemplari di razza pura a prezzi elevati.
Coinvolgimento di professionisti del settore
Le indagini hanno rivelato la partecipazione di veterinari nel commercio illegale di cani a Chivasso. Questi professionisti fornivano documentazione sanitaria falsa per facilitare la vendita degli animali. La collaborazione tra allevatori e veterinari ha permesso di mantenere attiva l’operazione illecita per un periodo prolungato.
Sequestri e conseguenze legali
Durante le perquisizioni, le autorità hanno sequestrato 114 cani e una somma di 442.000 euro, presumibilmente proventi del commercio illegale. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere, maltrattamento di animali e frode commerciale. Le indagini proseguono per identificare eventuali ulteriori complici e per garantire la tutela degli animali coinvolti.
Impatto sulla comunità e misure preventive
Questo caso ha sollevato preoccupazioni nella comunità locale riguardo al benessere degli animali e alla necessità di regolamentare rigorosamente gli allevamenti. Le autorità invitano i cittadini a segnalare attività sospette e a verificare sempre la provenienza e le certificazioni degli animali domestici prima dell’acquisto. Inoltre, si sottolinea l’importanza di adottare animali da rifugi autorizzati per combattere queste situazioni a Chivasso e in altre località.
